Sommario
Presentazione- Fabio Terzi, Sindaco di Albino / Patrizia Azzola, Assessore alla cultura di Albino
Con i piedi per terra, ma guardando lontano… – Antonio Carminati, direttore del Centro Studi Valle Imagna
Le origini
La Via Mercatorum
Albero genealogico della famiglia Facchinetti
Dall’Archivio parrocchiale di Vall’Alta di Albino
Cenni storici su Vall’Alta (di Umberto Cugini)
L’attività di pastore
Il matrimonio e la dimora
Da pastore a commerciante di ovini
Il Santuario della Beata Vergine del monte Altino
Altino, il monte dei miracoli (di Umberto Cugini)
Il romito del Santuario di Altino
Ol Baldro Remét
La hlacadüra a i du Lömù
Imprenditore di successo
Giacomo Breda
La Badia di Vall’Alta
La prefazione del Breda al dizionario Gai
Le edizioni della Slacadura di Tacolér
I pastori, la transumanza e la Slacadura di Tacolér
Il Gain di Cesare Battisti
Giuseppe Facchinetti e la Grande Guerra
Il Gai, strumento comunicativo per il fronte
L’ultima lettera scritta da Facchinetti al nipote Primo al fronte
Un episodio della Seconda Guerra Mondiale
L’improvvisa dipartita
Etimologia dei lemmi della Slacadura di Tacolér
Frasi in Gaì di un pastore dalignese
Altre frasi in Gaì
Due racconti in Gaì
Il pastore
Conferenza sul Gaì
Bibliografia
Giuseppe Facchinetti
Il re dei pastori e primo estensore del dizionario Gaì con cenni storici su Vall’Alta , la Madonna di Altino e la Badia benedettina.
“…ll gaì è una lingua che nasce dal basso, ma che viene rappresentata dall’alto, quando cioè Giuseppe Facchinetti, superata la condizione di pastore transumante, acquisita nel solco di un’antica tradizione familiare, e diventato imprenditore, commerciando pecore, acquistando e vendendo greggi, e si è trasferito a Milano. ….. Diventare “cittadini” è sempre stata considerata una conquista sociale…. Giuseppe Facchinetti fece fortuna, distinguendosi in quanto a possibilità economiche, rielaborando così, da un’altra posizione sociale, quell’esperienza pastorale antica che l’aveva formato e condotto verso altri lidi, acquisendo quindi maggior consapevolezza circa l’importanza di documentare quel mondo antico che, già nella prima meta del Novecento, incominciava a vacillare, ….. Raccolse e pubblicò un dizionarietto tascabile, contenente i principali lemmi della lingua parlata dei pastori, ad uso dei giovani allevatori, affinche acquisissero presto questo speciale strumento di comunicazione. Una sorta di carta d’identità del pastore. È vero, bisogna aver dormito per lungo tempo all’addiaccio, per comprendere la vita del pastore, tanto in estate quanto in inverno, avvolti nel tabarro, magari stando anche in piedi e con un secchio di latta sulla testa per ripararsi dalla pioggia. “Se non avete provato ciò, non capirete mai chi è il pastore”….”
Allegato al volume viene proposto anche il dizionarietto “Slacadùra di Tacolér ” in ristampa anastatica che riproduce l’originale conservato presso la Biblioteca Angelo Mai di Bergamo
( dimensioni 9 x 13 cm )
€ 15,00
Non disponibile
Informazioni aggiuntive
Peso | 300 g |
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Dimensioni | 24 × 17 cm |
Autore | |
Editore | |
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Anno | |
ISBN | 9788864170855 |
Pagine | 126 |
Illustrazioni | |
Legatura |
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