Guida inutile della città e del territorio di Bergamo

“…Quando viene qualcuno a trovarci e mostra desiderio di visitare la nostra  città, abbiamo pronto un itinerario assai noto: partiamo da citta bassa e seguiamo la strada delle mura.
Alla porta di Sant ‘Agostino, a San Giacomo, sulle mura di Santa Grata, i cipressi e le altre visioni fanno ripetere all ‘ospite «com’è bello», «com’è pittoresco››.
Colle Aperto fa esclamare a quasi tutti «sembra cbe dall ‘altra parte ci sia il mare».
La Piazza Vecchia, Santa Maria, la Cappella Colleoni, riempiono di meraviglia….
Scendendo da Porta Dipinta a Pignolo ci si ferma quasi ad ogni portone per ammirare un cortile; ogni tanto al di la del cortile si intravede un giardino. ……Queste però restano visite affrettate, che non possono far conoscere la nostra città al forestiero. Bergamo ha un “anima” , ha i suoi itinerari spirituali che sfuggono al facile sguardo d ‘un visitatore frettoloso: ha un suo volto ogni stagione, una voce, uno stile e la sua storia.
L ‘amore cbe le portiamo è dato da una somma di cose delle quali andiamo orgogliosi, noncbé dalla loro naturale bellezza e disposizione.
Questa è forse la ragione del libretto, delle parole e dei disegni.
Noi sogniamo Bergamo a modo nostro, ed abbiamo scelto le strade, le cose e i monumenti secondo un nostro gusto.
Ecco perché la guida è inutile, incompleta, inconsueta. ...”
( tratto dalla Giustificazione di Vittorio Polli )