Informazioni aggiuntive
Peso | 800 g |
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Dimensioni | 22 × 15 cm |
Autore | |
Editore | |
Collana | |
N.° Collana | |
Anno | |
ISBN | 9788890273957 |
Pagine | 606 |
Legatura |
In inclita Venetiarum civitate.
Editori e tipografi bergamaschi a Venezia dal XV al XVI secolo.
Centro politico e commerciale di prim’ordine, capace di attirare maestranze da ogni parte d’Europa, Venezia tra Quattro e Cinquecento fu l’indiscussa capitale della stampa, ineguagliabile medium di cultura e di comunicazione.
Da alcuni decenni Terra di San Marco, Bergamo procurava a Venezia lavoratori di scarsa specializzazione, in particolar modo quei facchini che permettevano la logistica di tutte le attività commerciali e portuali. Se Arlecchino e la lingua “facchinesca” – lingua del riso – sottolineano una condizione di miseria e sfruttamento, non mancarono tuttavia bergamaschi portatori di preziose competenze professionali, tra i quali mastri tipografi.
In questo contesto devono essere inseriti i dieci bergamaschi che negli ultimi decenni del Quattrocento ebbero una propria tipografia 0 promossero la pubblicazione di testi in qualità di editori: Bernardino Celeri, Marco Catanello, Bernardino Benali, Boneto Locatelli, Simone da Lovere, Vincenzo Benali, Pietro Quarenghi, Pietro Benali, Giovanni di Lorenzo e Antonio Zanchi.
Partendo dalle centinaia di edizioni che realizzarono in pochi decenni, il libro ripercorre le vicende di questi prototipografi e getta luce sulla fitta rete di relazioni professionali e personali alla base di ogni loro pubblicazione.
Nella seconda parte il volume reca un contributo straordinario alla conoscenza dell’editoria quattrocentesca con la pubblicazione degli Annali degli stampatori bergamaschi a Venezia.
€ 15,00
1 disponibili
Peso | 800 g |
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Dimensioni | 22 × 15 cm |
Autore | |
Editore | |
Collana | |
N.° Collana | |
Anno | |
ISBN | 9788890273957 |
Pagine | 606 |
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