Molti i motivi di interesse. Gli storici dell’economia sono qui informati sulle località di provenienza delle rendite del vescovo; gli storici della ragioneria sull’evoluzione delle pratiche contabili; gli storici del notariato sulle forme di registrazione e archiviazione. I risultati conseguiti dalla Magnoni hanno tuttavia come primi destinatari gli storici della Chiesa. Essi hanno messo in evidenza un dato: i periodi nei quali si riscontra una più avveduta e aggiornata amministrazione dei beni vescovili coincide con gli episcopati di maggior spicco nella storia della Chiesa di Bergamo anche sotto l’aspetto pastorale e spirituale, vale a dire con gli episcopati dei vescovi Lanfranco Salvetti di Milano (1349-1381) e di Giovanni Barozzi di Venezia (1449-1465).
Le rendite del vescovo
Le rendite del vescovo.
Tra conservazione e innovazione: i registri dei censi dell’episcopato bergamasco (secoli XIII-XV)
Diplomi imperiali, donazioni, compravendite, permute documentano sin dall’VIII-IX secolo la formazione del grande patrimonio del vescovo di Bergamo, distribuito in vari luoghi della diocesi. Dopo la trasformazione in signorie, domini territoriali, alla fine del Medioevo fu necessario un grande lavoro negli archivi per ritrovare le carte che attestavano proprietà e diritti del vescovo, e per riorganizzarne la gestione. Vennero così compilati i registri noti come Censuali. A questo lavoro, compiuto da notai e scribi dell’episcopato, e alla conoscenza di quei registri, ci introduce questo studio, che rappresenta una assoluta novità nel panorama degli studi storici locali.
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Informazioni aggiuntive
Peso | 200 g |
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Dimensioni | 22 × 15 cm |
Autore | |
Editore | |
Collana | Contributi della borsa di studio " Avv. Alessandro Cicolari " |
N.° Collana | |
Anno | |
ISBN | 9788866420323 |
Pagine | 123 |
Legatura |
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