Introduzione 1. Piacentini e una lunga lista di architetti 2. L’alleanza tra Suardi e Stringher 3. Il primo concorso: nulla di fatto 4. La relazione di Ojetti 5. Il secondo concorso: una vittoria annunciata 6. Al seguito di Zanchi 7. A Bergamo decide Stringher 8. Elezioni a Bergamo 9. Il progetto vincitore del concorso? Un’idea non “tanto felice”, parola di Piacentini 10. L’opposizione al piano. Chi paga? Pantalone! 11. Il tentativo di coinvolgere i Pesenti 12. Una villa bergamasca vestita in barocchetto romano 13. Roma incorona Piacentini 14. Chi ha disegnato la pianta della Fiera? 15. Una decorazione “meno appariscente” per la Banca d’Italia 16. I “volenterosi” finanziatori romani 17. Fine di una storia dolorosa”? 18. La lezione di “sobrietà” di Stringher 19. Il concorso per la facciata dell’Istituto tecnico 20. Il finanziamento del palazzo di Giustizia 21. Da Bergamo a San Francisco 22. Quale prospetto per l’Istituto tecnico? 23. Piacentini salta da una forma d’arte ad un’altra” 24. Si sblocca il palazzo di Giustizia 25. La partecipazione del Credito italiano | 27. La Sociera per la deditionelone della Nera 28. Il palaeo del Municipio nella zona della Bien 29. Il palazzo delle Poste di Pacentini 30. In conflitto con i “signori della Società della Riera 31. La lorta politica in città 32. La Torre dei caduti 33. I contrasti con De Grossi 34. La collaborazione con Ernesto Suardo 35. Inaugurazioni e abbracci 36 Metro più, metro meno: l’altexza del palazzo del lotto G 37. “Oramai le cose bergamasche mi interessano quanto – se non piu – quelle romane” 38. Mussolini a Bergamo nella piazza di Piacentini 39. Ancora contrasti con De Grossi 40. Il dono del gran maestro 41. Il re inaugura il palazzo di Giustizia 42. Dalla Bergamo borghese alla Roma fascista 43. Con Giacomo Suardo 44. Dopo Bergamo, Brescia 45. Le minacce di Piacentini 46. La consulenza per piazza Baroni 47. Bardi attacca Piacentini 48. Escluso dal Piano regolatore 49. Nel dopoguerra Tavole comparate Note Referenze fotografiche Abbreviazioni |
Piacentini a Bergamo 1906 – 1953
Nell’aprile 1906 a Bergamo viene bandito un concorso per la riedificazione della Fiera. Il bando viene inviato a un centinaio di architetti italiani. La lista comprende i nomi più illustri della cultura architettonica. A sorpresa in questo elenco c’è anche il nome di un giovane studente dell’Accademia di Belle arti.
Inizia così l’avventura bergamasca di Marcello Piacentini, uno dei grandi protagonisti dell’architettura italiana del Novecento. La Fiera diviene il trampolino di lancio di una straordinaria carriera. La prima di una serie di grandi trasformazioni urbane, a cui seguiranno Brescia, Genova, Milano, Bolzano, Torino, Trieste, Roma.
Qui a Bergamo fin da subito emerge la sua insuperata abilità a tessere legami con il potere.
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Informazioni aggiuntive
Peso | 400 g |
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Dimensioni | 21 × 15 cm |
Autore | |
Editore | |
Anno | |
ISBN | 9788875418137 |
Pagine | 175 |
Illustrazioni | |
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