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Monica Resmini, Paolo Nicoloso

Piacentini a Bergamo 1906 – 1953

Nell’aprile 1906 a Bergamo viene bandito un concorso per la riedificazione della Fiera. Il bando viene inviato a un centinaio di architetti italiani. La lista comprende i nomi più illustri della cultura architettonica. A sorpresa in questo elenco c’è anche il nome di un giovane studente dell’Accademia di Belle arti.
Inizia così l’avventura bergamasca di Marcello Piacentini, uno dei grandi protagonisti dell’architettura italiana del Novecento. La Fiera diviene il trampolino di lancio di una straordinaria carriera. La prima di una serie di grandi trasformazioni urbane, a cui seguiranno Brescia, Genova, Milano, Bolzano, Torino, Trieste, Roma.
Qui a Bergamo fin da subito emerge la sua insuperata abilità a tessere legami con il potere.

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Introduzione
1. Piacentini e una lunga lista di architetti
2. L’alleanza tra Suardi e Stringher
3. Il primo concorso: nulla di fatto
4. La relazione di Ojetti
5. Il secondo concorso: una vittoria annunciata
6. Al seguito di Zanchi
7. A Bergamo decide Stringher
8. Elezioni a Bergamo
9. Il progetto vincitore del concorso? Un’idea non “tanto felice”, parola di Piacentini
10. L’opposizione al piano. Chi paga? Pantalone!
11. Il tentativo di coinvolgere i Pesenti
12. Una villa bergamasca vestita in barocchetto romano
13. Roma incorona Piacentini
14. Chi ha disegnato la pianta della Fiera?
15. Una decorazione “meno appariscente” per la Banca d’Italia
16. I “volenterosi” finanziatori romani
17. Fine di una storia dolorosa”?
18. La lezione di “sobrietà” di Stringher
19. Il concorso per la facciata dell’Istituto tecnico
20. Il finanziamento del palazzo di Giustizia
21. Da Bergamo a San Francisco
22. Quale prospetto per l’Istituto tecnico?
23. Piacentini salta da una forma d’arte ad un’altra”
24. Si sblocca il palazzo di Giustizia
25. La partecipazione del Credito italiano
27. La Sociera per la deditionelone della Nera
28. Il palaeo del Municipio nella zona della Bien
29. Il palazzo delle Poste di Pacentini
30. In conflitto con i “signori della Società della Riera
31. La lorta politica in città
32. La Torre dei caduti
33. I contrasti con De Grossi
34. La collaborazione con Ernesto Suardo
35. Inaugurazioni e abbracci
36 Metro più, metro meno: l’altexza del palazzo del lotto G
37. “Oramai le cose bergamasche mi  interessano quanto – se non piu – quelle  romane”
38. Mussolini a Bergamo nella piazza di Piacentini
39. Ancora contrasti con De Grossi
40. Il dono del gran maestro
41. Il re inaugura il palazzo di Giustizia
42. Dalla Bergamo borghese alla Roma fascista
43. Con Giacomo Suardo
44. Dopo Bergamo, Brescia
45. Le minacce di Piacentini
46. La consulenza per piazza Baroni
47. Bardi attacca Piacentini
48. Escluso dal Piano regolatore
49. Nel dopoguerra
Tavole comparate
Note
Referenze fotografiche
Abbreviazioni

Informazioni aggiuntive

Peso400 g
Dimensioni21 × 15 cm
Autore

,

Editore

Anno

ISBN

9788875418137

Pagine

175

Illustrazioni

Legatura

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