Indice Un paese per viverci di Fabio Ferla, Sindaco di Calvenzano 1. Geradadda selvaggia, anzi latina 2. A Cesare quel che è di Cesare e a Calvenzano… anche 3. Quei barbari che abitano ancora i nostri detti 4. Lo storico accetta il dubbio, non dispensa certezze… 5. Tentazioni casearie in compagnia di Paolo Diacono 6. Entrano in scena il Barbarossa e Matilde di ossa? 7. Dove aveva sede il Comune 8. Tasse e balzelli 9. L’enigma degli Umiliati a Calvenzano 10. Rapporti di vicinato 11. L’economia fragilissima del Seicento 12. Il Console-becchino 13. Come il Dottor Penati ritraeva i nostri nonni 14. Spigolando frammenti di cronaca di ieri 15. Un’elevata scolarità e una problematica viabilità 16. Calvenzano e il Risorgimento d’Italia 17. LItalia Sabauda a Calvenzano 18. La dura condizione del contadino. 19. Storie di casa nostra: dal regicidio alla concessione del telefono 20. Briciole di fatti nella comunità di Calvenzano 21. Calvenzano nella Grande Guerra 22. Ma parlare della Grande Guerra è politically correct? 23. Calvenzano appena dopo la Grande Guerra 24. Quando la gente aveva ripreso il gusto per la politica | 25. Il “socch” e la cultura popolare 26. Musica a Calvenzano e applausi dall’America 27. La Banda di Calvenzano fino al secondo dopoguerra 28. L’indimenticabile Zia Rosetta 29. Battistina: un cuore grande per chi è solo 30. Le corti di Calvenzano e le Cascine 31. Pacifici non imbelli 32. Gente devota 33. A proposito di una colonna. non certo infame. 34. La dimensione dello spirito 35. L’oratorio dell’Assunta di via Misano 36. Il gene cooperativo di Calvenzano 37. Cooperativa Agricola: solidali ieri come oggi 38. Una Latteria Sociale centenaria 39. Conosci il Bosco Spino? 40. Un destino nel segno dell’agricoltura 41. Una preziosa tradizione mobiliera 42. Album di famiglia 43. Tradizioni come caramelle 44. Quelle tradizioni da serbare strette 45. Ieri eravamo: nostalgia e dolcezza 46. E le Niselle son forse meno buone? 47. In sacrestia e sotto la pergola 48. Un passo dopo l’altro. 49. Maledetta Miseria (1897-1899) 50. In Gera d’Adda (1899-1900) 51. Quel fronte così vicino (1915-1918) 52. Piccoli Ras (1919-1923) 53. Bianchi e Rossi nella Bassa 54. Un quadro di complessa lettura 55. Qualche dato numerico 56. Storia di un cimitero di campagna |
Calvenzano appunti e spunti
Cosa ha in comune Gneo Publicio, suonatore di flauto nei riti di Cibele, con lo studente incarcerato per “lo sciopero dei sigari” ai tempi dell’Austria? O Johannis Bellus de Calvenzano e il suo convento degli Umiliati, col giornale italo-americano che menzionava la perfetta esecuzione del Corpo Musicale di Calvenzano»? E i fratelli Andrea, Emilio ed Ernesto Torri, distintisi nei moti risorgimentali, con la gloriosa Cooperativa Agricola, che rischio di fallire per il crollo della sede? O la popolare “zia Rosetta”, per cinquant’anni china sui registri dell’anagrafe, redatti con cannuccia e pennino?
C’è un fil rouge che riunisce queste vicende di una storia all’apparenza con la ‘s’ minuscola, ma tutt’altro che di scarsa importanza. É quella della comunità di Calvenzano, ricostruita con frammenti del trentennale lavoro che uno scrittore locale ha dedicato al territorio.
A cucire le parole dell’affresco ci pensano le belle immagini di un fotografo professionista, innamorato della “Bassa bergamasca”. Sfogliare questo volume è una piacevole occasione per ritrovare noi stessi, la nostra cultura, le nostre tradizioni e andare orgogliosi della nostra identità e appartenenza.
€ 20,00
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Informazioni aggiuntive
Dimensioni | 17 × 24 cm |
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ISBN | 9788872014219 |
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Pagine | 160 |
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