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Francesco Scotto

Itinerario d’Italia

Le guide per viaggiare nacquero in Italia nel Cinquecento, ed erano delle sintetiche “guide postali”, ad uso dei viaggiatori tipici del tempo, come i corrieri o i trasportatori di mercanzie. Questi libelli riportavano la mera indicazione dei percorsi, con i tempi e i costi di viaggio, le stazioni della posta e le distanze tra di loro. A partire dal Seicento, le guide iniziarono a descrivere le città e i luoghi attraversati, con illustrazioni anche di carattere geografico (mappe d’Italia o del territorio specifico e piante delle città), dati demografici con il numero degli abitanti, notizie storiche delle località in questione e dei loro illustri personaggi, informazioni di tipo artistico-culturale (le descrizioni dei monumenti e delle principali opere d’arte) e anche informazioni di tipo pratico, con consigli utili per il viaggiatore sui percorsi, a volte evidenziati da rappresentazioni grafiche del tragitto e delle città da attraversare.
Il giureconsulto e scrittore di Anversa Franz Schott (Franciscus Schottus nella forma latinizzata e Francesco Scotto, o Scoto, in italiano), vissuto a cavallo tra il XVI e il XVII secolo, pubblicò (in lingua latina) l’Itinerario d’Italia per la prima volta nel 1600, durante il Giubileo. Questo libro è un resoconto illustrativo delle città italiane, con un percorso geografico e storico-culturale a zig-zag per le strade postali d’Italia, tale da poterlo considerare la prima moderna guida per il viaggiatore. Si può dire che il secolo XVII, con questa pubblicazione, si pone come spartiacque della letteratura “odeporica”.
L’Itinerario d’Italia fu poi ripubblicato, nel tempo, da diversi editori in numerose edizioni (se ne contano almeno 23 in oltre 160 anni), in latino, italiano, francese e inglese, con grosse revisioni e aggiornamenti del testo, fino all’ultima del 1761. Questa edizione è la penultima, pubblicata a Roma nel 1747, dove fu aggiornata la parte storica e geografica del testo. Era ancora assente la parte illustrativa, presumibilmente per l’alto costo di riproduzione delle immagini.
Mentre le precedenti edizioni fissavano Napoli come città “capolinea” degli itinerari postali, in questa la “nazione Italia” appare addirittura più ampia rispetto a quella che oggi normalmente intendiamo. Si arriva a comprendere a nord Ginevra, il canton Ticino e i Grigioni (ex possedimenti dei Savoia e del Ducato di Milano), il Principato di Monaco a ovest, l’Istria a est, fino all’isola di Malta a sud, abbracciando pure la Corsica. Anche se, all’inizio del testo, l’autore ammette, in una sorta di misurazione, che l’Italia inizia da Aosta e termina al Promontorio d’Ercole, così come ai tempi veniva chiamata la punta più meridionale della Calabria.

 20,00

2 disponibili

Informazioni aggiuntive

Peso700 g
Dimensioni17 × 24 cm
A cura di

Editore

Anno

,

ISBN

9788840020167

Pagine

242

Illustrazioni

Legatura

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