INDICE PREMESSA 1. SEMPER IDEM 1.1 L’artista / 1.2 Lo scenografo / 1.3 L’incisore / 1.4 Lo scultore, il provaroba / 1.5 A cavallo di un lapis / 1.6 L’architetto umanista / 1.7 La formazione e le tracce della genealogia 2. L’ARCHITETTO E IL RESTAURATORE 2.1 Contesto 1. la posizione di Bergamo nella storia dell’architettura del Novecento / 2.2 Lo sviluppo post-bellico, lo studio Angelini, la committenza / 2.3 Condomini e case popolari / 2.4 Ville e case / 2.5 La fabbrica, gli edifici industriali e la trasformazione del paesaggio urbano e territoriale / 2.6 Architetture per i servizi / 2.7 Piani urbanistici / 2.8 La scelta di campo del restauro / 2.9 Il nuovo nel tessuto storico 3. IL CONSERVATORE INTERNAZIONALE 3.1 Contesto 2: missioni di studio e restauro a Lalibela, Axum, Gondar, Lago Tana / 3.2 Isola di Pasqua, Jabrin, Gokarna, Halvad, Ghetto di Venezia, Borobudur / 3.3 Guatemala, America centrale e Panama: la “Ruta Maya”, la via della conservazione | 4. IL PIANO PARTICOLAREGGIATO DI BERGAMO ALTA TRA CARTA DI GUBRIO, CARTA DI VENEZIA E ANNO EUROPEO DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO 4.1 Il restauro della Cittadella a Bergamo / 4.2 La città-museo / 4.31 piani particolareggiati per il centro storico di Bergamo / tra Carta di Gubbio, Carta di Venezia e fondazione dell’ICOMOS / 4.4 Il Piano Astengo-Dodi / 4.5 Genealogia del Piano particolareggiato di Città alta: “Bologna rossa e Bergamo non piu bianca / 4.6 11 Gruppo di Impegno per i Problemi di Città alta e la nascita del Comitato di Quartiere / 4.7 11 Piano particolareggiato di Città alta di Sandro Angelini, gli interventi di edilizia economica e popolare, il riuso dei contenitori storici 5. AMOR LOCI E I COLLOQUI DI FORME 5.1 Il Museo delle arti e tradizioni popolari, il Museo della città, il Museo degli affreschi / 5.2 Arlecchino e il non monumento / 5.3 Una casa italiana / 5.4 Le architetture in lamiera di El Salvador / 5.5 L’impronta della Scuola milanese e il filo della continuità NOTA SUGLI SCRITTI DI SANDRO ANGELINI : Piervaleriano Angelini, Sandro Scarrocchia REGESTO DELLE OPERE: Piervaleriano e Giulio Angelini REFERENZE FOTOGRAFICHE / BIBLIOGRAFIA / INDICI DEI NOMI / INDICI DEI LUOGHI / RINGRAZIAMENTI |
Sandro Angelini
Architetto in Bergamo e conservatore internazionale nel secondo Novecento.
Il luogo da cui partire e dove ritornare, così per Sandro Angelini come per Sandro Scarrocchia, è Bergamo, nobile patria di radicamenti necessari variamente modellati in una città, minimamente autoreferenziale, autosufficiente. L’architetto Angelini nasce a Bergamo nel 1915, figlio dell’ingegner Luigi, spalla prestigiosa di Marcello Piacentini negli anni Venti per il centro direzionale e poi autore non meno prestigioso del piano per il risanamento della Città Alta e figura complessivamente eminente di un Novecento italo-lombardo decentrato ma non periferico. Un primo Novecento ancora cruciale nella città che nel 1949 ospitò l’importante CIAM, cui parteciparono Le Corbusier e Alvar Aalto – vissuto da Sandro Angelini in prima persona – e che rappresenta l’anello di congiunzione tra la centralità ben nota della vicenda urbana di Bergamo per la storia dell’urbanistica italiana e quella meno risaputa del secondo Novecento, di cui Sandro Angelini fu certamente protagonista.La intelligente monografia che gli dedica Scarrocchia ci guida alla conoscenza della sua personalità importante e non adeguatamente conosciuta non solo in qualità di architetto progettista di pregevoli e pure originali edifici sparsi nell’intera bergamasca, ma anche come figura autorevole della tutela internazionale, in quanto architetto restauratore attivo in Etiopia, Guatemala, Nepal, America Centrale e nell’Isola di Pasqua, e instancabile promotore di iniziative artistiche e culturali fino agli ultimi giorni della sua esistenza (Bergamo 2001).
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Informazioni aggiuntive
Peso | 900 g |
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Dimensioni | 24 × 17 cm |
Autore | |
Editore | |
Anno | |
ISBN | 9788857587592 |
Pagine | 260 |
Illustrazioni | |
Legatura |
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